La prima fase inizia con l’analisi visiva dell’oggetto, la verifica di eventuali punti critici e le relative azioni da intraprendere;
La seconda fase è quella del trattamento: l’oggetto viene inserito nella camera di trattamento, l’operatore imposta il tempo (nell’ordine di pochi minuti), la potenza e la temperatura di soglia massima da misurare real-time, durante l’irraggiamento, all’interno dell’oggetto. La potenza della sorgente a microonde è calibrata in funzione del volume e del peso dell’oggetto da sottoporre a trattamento attraverso specifici protocolli. Successivamente l’operatore avvia il processo di irraggiamento. Il software attiva i sistemi di sicurezza, blocca l’apertura della camera riverberante e attiva il dispositivo luminoso che segnala la generazione delle microonde. Un termometro in fibra ottica misura in tempo reale la temperatura interna dell’oggetto trattato e, una volta raggiunta la temperatura impostata, il generatore di microonde si arresta e la porta si sblocca consentendo all’operatore di accedere all’interno della camera per prelevare l’oggetto disinfestato.
L’impianto è dotato anche di un termometro a raggi infrarossi con il quale l’operatore può misurare le temperature superficiali. Questo doppio sistema di controllo (interno e superficiale) della temperatura consente di verificare meglio l’uniformità della temperatura raggiunta dall’oggetto in tutte le sue parti e di verificare l’avvenuta disinfestazione al raggiungimento della temperatura letale.
La terza ed ultima fase del processo è il prelievo dell’oggetto al termine del trattamento e lo stoccaggio in una zona appositamente adibita e isolata da possibili infestazioni.
Oltre a questo modello applicativo, ne esiste un altro applicato su superfici inamovibili, quali travi, boiserie, parquet, tetti, solai etc… intervenendo con il Macchinario mobile, descritto nella sezione “Trattamenti a microonde”.