I tarli sono insetti xilofagi, appartengono alla famiglia dei coleotteri, il più grande ordine di tutti gli organismi viventi sul pianeta. Si suppone ne esistano più di 350.000 specie o forse molte di più ancora non conosciute. L’impatto sull’economia umana può essere devastante, perché danneggiano le colture, gli alimenti o i manufatti lignei come nel caso dei tarli, dove la mancata prevenzione o intervento di preservazione della struttura causa il deterioramento della stessa e i danni provocati possono essere sia economici che di sicurezza per chi vive a contatto con questa struttura.
Diverse sono le specie che vivono all’interno del legno e ne causano il conseguente indebolimento, le cui più diffuse sono principalmente 3 che cercheremo di conoscere più da vicino: ANOBIDI, LICTIDI, CERAMBICIDI.
ANOBIUM PUNCTACTUM: Il cosiddetto Tarlo dei mobili o Tarlo comune, è uno dei tarli più dannosi in ambiente domestico, capace di infestare in grande quantità travi, mobili, parquet, cornici, statue lignee e altri manufatti legnosi. Infestazione delle travi con conseguente indebolimento della struttura portante.
I tarli sono detti xilofagi (xilo = legno, fago = mangiatore) appunto perché si nutrono della polpa del legno, più specificamente è la larva del tarlo a nutrirsi di cellulosa e amido contenute all’interno del legno, e crescendo, anche della lignina.
COME RICONOSCERLI. Di colore marrone scuro, con peluria giallastra su corpo e ali, la loro lunghezza varia dai 2 ai 5mm; il capo è nascosto da un cappuccio simile a un cappuccio da frate dicolore nero, le sue antenne sono separate alla base e variabili nella loro grandezza e lunghezza.
CICLO BIOLOGICO. Gli esemplari femmina depongono le uova (tra 20 e 60) all’interno delle gallerie scavate. Le uova si schiudono in un periodo compreso tra due e cinque settimane. Dopo questo tempo le larve appena schiuse penetrano nel legno scavando altre gallerie al suo interno e rimangono fino a metamorfosi completa. Nutrendosi di cellulosa e amido rilasciano i loro escrementi. L’incubazione all’interno del legno può durare anche quattro anni. Quando la larva raggiunge l’età adulta sfarfalla all’esterno, nei mesi primaverili ed estivi, creando così questi famosi fori di sfarfallamento con un diametro che riesce ad arrivare fino a 5-6mm nel caso del tarlo capricorno, più grande rispetto a quello comune. Esso vive in ambienti domestici per via delle condizioni favorevoli, quali il calore e l’umidità. La loro presenza la si nota prevalentemente nei mesi primaverili ed estivi, perché il tarlo adulto sfarfalla all’esterno del legno per riprodursi, andando a intaccare il resto dei manufatti lignei presenti all’interno dell’abitazione e deponendo le uova nei punti in cui la larva troverà la possibilità di nutrirsi. Dal momento che il tarlo fuoriesce dai fori, il suo lavoro è, per così dire, terminato. Rimangono solamente i danni provocati, creando problemi indebolendo le strutture, con conseguente pericolo per chi vive nell’ambiente circostante. Il suo compito rimane quello di riprodursi, depositando altre uova, andando a creare altri pericoli futuri.
NOTE: La loro esistenza la si nota attraverso la presenza dei cosiddetti fori di sfarfallamento,
rosume e polverina sottostante all’oggetto in questione. Inoltre, i tarli sono individuabili ascoltando,
nelle ore notturne, il rosicchiare del legno. Ignorare tali segnali significa ignorare i rischi che questi
insetti possono provocare.
Un altro problema è rappresentato dal pericolo per la salute umana, perché la presenza di tarli può
significare anche la possibilità di acari dei tarli, o SCLERODERMA, i quali si depositano su mobili,
stoffe, tessuti e soprattutto nei materassi.
CERAMBICIDI: Il più famoso insetto di questa famiglia è l’ hylotrupes o più comunemente chiamato ‘capricorno delle case’. E’ il tarlo più pericoloso tra coloro che vivono in ambienti domestici, in quanto predilige un ambiente caldo. La sua longevità dipende molto dalla temperatura, dall’umidità e dall’aria; può vivere in alcuni casi rari fino a 17 anni. Le larve scavano gallerie profonde e fori che raggiungono fino a 10 mm di diametro nei casi più rari ed è in grado di vivere all’interno del legno anche fino a 10 anni, mentre una grandezza media di questi fori visibili sul manufatto varia dai 4 ai 9mm. E’ un insetto voracissimo a cui piacciono tutti i tipi di legni, da quelli teneri a quelli più resistenti, non esclusi quelli più antichi. Non è da sottovalutare la sua pericolosità per il fatto che scavando grosse gallerie all’interno di travi, ne indebolisce la loro struttura, fino al cedimento della stessa. Per questo consigliamo una minuziosa prevenzione, affinché non gli si permetta di proliferare.
COME RICONOSCERLO.
La sua lunghezza varia dai 17mm ai 25 mm, è di colore bruno-nero, con lunghe antenne dello stesso colore del corpo e curvate all’indietro. In ogni parte del suo corpo ha una ricca peluria argentea
NOTE: producono rumori orecchiabili soprattutto nelle ore notturne e l’attacco avviene prevalentemente in condizioni di alta umidità. L’attacco avviene dall’esterno verso l’interno, a contatto delle travi con i muri, dove l’umidità è più intensificata.
LICTIDI:I tarli appartenenti alla famiglia dei LICTIDI prediligono legni di vari tipi, ma principalmente legni più teneri, legni umidi e ricchi di amido.
COME RICONOSCERLI: Sono due specie in particolare, i LYCTUS LINEARIS e LYCTUS BRUNNEUS.
LYCTUS LINEARIS sono di color marrone giallastro fino ad arrivare al marrone rossastro, mentre i LYCTUS BRUNNEUS sono insetti più uniformi con un color marrone scuro tendente al rossastro.
Questi LICTIDI sono di dimensioni più piccole (3-8mm), hanno una forma allungata e sottile, con il capo ben evidente e con delle antenne abbastanza lunghe. La longevità del LYCTUS maschio è di circa 2 mesi, mentre la femmina di circa 4 mesi.
I LICTIDI infestano soprattutto parquet, rivestimenti, gli stipiti delle porte, mobili e tutti i tipi di oggetti decorativi in legno, non risparmiando altri elementi.
CICLO BIOLOGICO: Le femmine dei LICTIDI depongono le uova (da 20 a 60) nelle fessure e screpolature del legno, dopodiché le uova si schiudono e la larva comincia il suo sviluppo intaccando il manufatto ligneo, scavando gallerie interne che, nel caso di forti attacchi, possono danneggiare gravemente la struttura . Dopo 1-2 anni la larva si porta in prossimità della superficie del legno e si trasforma in pupa; dopo circa 2-3 settimane diviene un tarlo adulto ed è pronto per fuoriuscire attraverso la scavatura di un foro di circa 1-2mm, creando un rosume molto fine, simile a farina. La pericolosità di questi insetti sta nel fatto che non si nota la loro presenza finché non creano questi fori per sfarfallare all’esterno e quindi il danno è stato già creato.
Pronto intervento tarli. Ecco come eliminarli definitivamente!